Trattamento pietra naturale: perché sceglierlo

Pavimento in pietra naturale

Trattamento pietra naturale: perché sceglierlo

La pietra naturale è uno fra i materiali più antichi, utilizzato dall’uomo per realizzare superfici calpestabili in grado di durare nel tempo. I pavimenti in pietra naturale e i rivestimenti di questo tipo infatti non sono solo belli, ma resistono alle intemperie e sono in grado di abbellire ogni angolo della casa, dagli interni agli esterni.

Granito, ardesia, travertino e marmo sono prelevati in cave in cui, nel corso del tempo, si sono formati grazie all’aggregazione di minerali. Si tratta dunque di materiali porosi che, nonostante siano molto resistenti, hanno bisogno di trattamenti specifici in modo da renderli idrorepellenti e proteggerli dalla formazione di macchie e l’assorbimento di liquidi.

Trattamento pietra naturale: i migliori

Pulire la pietra naturale non è affatto semplice se non si conoscono alcune regole fondamentali e non si scelgono i prodotti adatti alle esigenze del materiale. Scegliere un trattamento dunque è la strada giusta per avere una superficie che non sia solamente pulita, ma anche bella e come nuova. Ad esempio si può utilizzare Stone K-600, un formulato speciale a veicolo solvente costituito da diversi attivi di metacril-fluorurato studiato per garantire la protezione di fondo dei materiali lapidei naturali o artificiali a basso e medio assorbimento. La lenta evaporazione regala una impregnazione profonda e una forte difesa superficiale. In più non altera il colore originario e non crea un film superficiali. Si tratta di un trattamento che dona forte idrorepellenza e protezione antimacchia con una efficacia che dura nel tempo. Ideale pietra naturale, liscia, opaca o anticata, marmi lucidati o levigati, e graniti o gres porcellanato.

Il prodotto va agitato prima dell’uso e utilizzato con temperature comprese fra +10°C e +30°C, evitando periodi di forte vento o pioggia. La superficie in pietra naturale va pulita e asciugata, in seguito si può distribuire un velo sottile di Stone K-600 usando un panno morbido, un pennello o un vello. Dopo questa operazione si consiglia di passare un attrezzo che sia scarico di prodotto per eliminare gli eventuali residui di schiuma. Infine va fatto asciugare per un’ora circa. Sulle superfici porose è possibile dare anche una seconda mano a seconda della porosità, lasciando asciugare per almeno ventiquattr’ore. Il trattamento di manutenzione straordinaria va effettuato una volta l’anno, mentre per la manutenzione ordinaria si consiglia di utilizzare il detergente brillantante Mistrall diluito all’1-2%.

Olio Dodici è invece un prodotto frutto di un insieme di oli e cere in emulsione per la protezione delle superfici che conferisce un effetto bagnato opaco. Permette di ottenere un tono più scuro e deciso, che si aggiunge a una protezione antimacchia. Asciuga velocemente, non rilascia sostanze nocive né durante l’applicazione né dopo e non contiene solventi. Dopo aver pulito il supporto e averlo asciugato si può stendere una mano di Olio Dodici con un pennello o un vello. Se si desidera ottenere un tono più deciso dopo due ore si può passare una seconda mano.

Una o due ore dopo l’ultima mano è necessario uniformare la superficie passando a secco una monospazzola con disco beige o rosso. Per tonalizzare meno il supporto oppure in presenza di umidità superficiale, si può miscelare il prodotto con Follet-C o Biosyl. Se il materiale da trattare è particolarmente compatto e poco poroso Olio Dodici va diluito in rapporto 1:1 con acqua.

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