Mio figlio ha ingerito il detersivo! Cosa fare in caso di necessità
Detersivi per piatti, saponi, shampoo e capsule monodose per bucato possono trasformarsi un pericolo per i bambini: le confezioni sono coloratissime e sempre più attraenti, e il profumo di certi prodotti ricorda alcuni dei cibi più amati dai più piccoli, con aromi che vanno dal limone alla vaniglia.
Il 90% degli incidenti con sostanze potenzialmente tossiche avviene in casa, e come risulta dai dati del Centro AntiVeleni dell’Ospedale Niguarda di Milano oltre la metà riguardano bambini e ragazzi di età compresa tra 0 e 14 anni.
Ingestione di detersivo: i prodotti più pericolosi
Nella maggior parte dei casi, l’ingestione accidentale di piccole quantità di detersivo può essere considerata innocua. Ciò vale per i prodotti come il detersivo per piatti o per il bucato, che contengono tensioattivi e schiumogeni ma raramente presentano sostanze chimiche aggressive tra gli ingredienti.
Il potere igienizzante di molti prodotti per la pulizia e l’igiene della casa, però, si basa sull’azione di componenti molto acide o molto basiche (cioè con un ph estremamente basso o alto), che vengono definite sostanze caustiche e da cui derivano pericoli molto gravi per la salute.
Gli acidi forti (acido cloridrico, acido citrico, acido fosforico e acido ossalico) si trovano di frequente in prodotti antiruggine e nei detergenti per sanitari e WC. Le basi forti, invece, come l’idrossido di sodio e di potassio, sono piuttosto diffusi nei detersivi per lavastoviglie e possono trovarsi in diversi detergenti multi-uso per la casa.
Un altro pericolo deriva dagli agenti ossidanti, come gli ipocloriti e il perossido di idrogeno, che si trovano comunemente in prodotti sbiancanti ed igienizzanti come quelli a base di candeggina. Ma il pericolo più subdolo, secondo il CAV del Niguarda che ha segnalato il fatto al Ministero della Salute, è rappresentato dalle capsule di detersivo monodose, che somigliando a delle caramelle risultano particolarmente attraenti agli occhi dei più piccoli.
Capire se il bambino ha ingerito il detersivo: i sintomi
Capire se un bambino ha ingerito del detersivo contenente sostanze chimiche irritanti non è sempre semplice, poiché gli effetti possono manifestarsi anche dopo diverse ore dall’assunzione. Normalmente, i primi sintomi sono legati all’irritazione delle mucose e alla formazione di schiuma nello stomaco: i sintomi più riconoscibili nell’immediato sono la comparsa di una salivazione eccessiva e di bruciore alla bocca e allo stomaco.
Il bambino potrebbe riferire dolore addominale e al petto, e presentare un abbassamento della voce causato dall’irritazione delle vie aeree: mal di gola e mal di stomaco sono altri sintomi piuttosto comuni dell’ingestione caustica. Nei casi più gravi, possono comparire sin da subito anche dolore retrosternale, vomito, convulsioni e sanguinamenti a carico del cavo orale.
Gli effetti più gravi, secondo i dati del CAV, riguardano con maggiore frequenza l’acido solforico (1,5% dei casi), la candeggina (1,16%), l’ammoniaca e i detersivi per lavastoviglie.
Che fare in caso di ingestione accidentale di detersivo?
Se si sospetta che un bambino abbia ingerito accidentalmente del detersivo, la prima cosa da fare è individuare la confezione del prodotto incriminato per poter dare le giuste indicazioni agli esperti.
Ecco cosa fare in caso di ingestione:
- individuare il flacone del detersivo ingerito;
- chiamare uno dei Centri Antiveleni attivi in Italia 24 ore su 24, spiegando con il maggiore dettaglio possibile l’accaduto (il prodotto, la quantità ingerita, il tempo trascorso, etc.);
- seguire le indicazioni del CAV.
Le cose da non fare assolutamente, invece, sono:
- provocare il vomito: si potrebbe aggravare la situazione, poiché i detersivi contengono sostanze schiumogene che potrebbero essere inalate causando asfissia e polmoniti;
- somministrare latte: anche il latte può peggiorare la situazione, facilitando l’assorbimento della sostanza chimica e rendendo più difficile una diagnosi certa.
Bambini e detersivi in casa: come prevenire incidenti
Tutto quello che ci circonda è fatto di chimica, e nel tempo abbiamo imparato a sfruttare la chimica anche in casa, creando composti in grado di sgrassare, igienizzare, smacchiare e lucidare superfici, stoviglie e tessuti.
Il contenuto dei nostri prodotti preferiti, però, non è sempre privo di rischi, perciò è importante sapere come ridurre al minimo il rischio di gravi incidenti:
- leggere bene le etichette dei prodotti che si acquistano, preferendo sempre quelli a base di oli e saponi naturali;
- tenere le confezioni dei prodotti per la pulizia più aggressivi in un luogo chiuso e inaccessibile ai bambini;
- mantenere sempre saponi e detergenti nel loro contenitore originale, completo di etichetta;
- non appena sono abbastanza grandi, spiegare ai bambini il significato dei segnali di pericolo presenti sulle confezioni in modo che siano consapevoli dei rischi il prima possibile.
Un’altra accortezza molto utile, che può rivelarsi decisiva in caso di emergenze, è quella di tenere in casa il carbone attivato in polvere (che assorbe le sostanze chimiche ingerite) e il simeticone (un farmaco che blocca la produzione di schiuma).