Come restaurare un mobile antico in legno
Non tutti amano gli ariosi ambienti contemporanei popolati di ante verniciate e arredi monocromatici privi di personalità. A volte, un vecchio mobile in legno è tutto quello che serve per sentirsi a casa.
Può trattarsi di una madia appartenuta a un’anziana zia o di un piccolo capolavoro fortunosamente individuato tra le schiere di tavoli e armadi di un mercatino dell’antiquariato: quello che è più importante, quando si decide di riportare in vita un mobile antico che è stato in disuso per molti anni, è eliminare eventuali danni e bloccare il processo di degrado che può aver interessato il legno.
Non è raro trovare mobili antichi in legno in ottime condizioni di conservazione, ma a volte una semplice lucidatura potrebbe non essere sufficiente: se il legno è rovinato, verniciato o tarlato, sarà necessario procedere con un vero e proprio restauro.
Restauro del legno: da dove iniziare
Negli ultimi anni il rinnovo di arredi, stanze e intere abitazioni è diventato una vera e propria tendenza: difficile non notare le migliaia di articoli e post sui social a tema “home renovation”, in cui vengono riportate alla luce le venature originali di vecchi mobili in legno verniciati inseguendo le mode degli anni Duemila o si scoprono antichi caminetti nascosti dal cartongesso negli anni Ottanta.
Il rinnovo degli arredi in legno, in particolare, è diventato un trend molto diffuso: merito dell’amore che da sempre ci lega a questo materiale, del suo valore commerciale ma anche del fatto che questo tipo di restauro può essere quasi sempre portato avanti in autonomia, con pochi attrezzi e una formazione di base abbastanza semplice da acquisire.
Se i mobili da restaurare non presentano grossi difetti e non necessitano interventi di riparazione o falegnameria, si può pensare di avventurarsi in un rinnovo fai-da-te. La cosa più importante, in questo caso, è utilizzare i giusti prodotti e seguire scrupolosamente le indicazioni del produttore.
Il restauro del legno inizia con un’analisi del suo stato: la prima cosa da fare è verificare le sue condizioni e farsi un’idea precisa dei tipi di trattamenti a cui è stato sottoposto. Un mobile cerato o laccato, infatti, andrà trattato in maniera diversa rispetto a uno verniciato. E nel caso in cui il legno sia rovinato, tarlato o indebolito nella sua struttura, sarà necessario rinforzarlo con degli interventi di riparazione o con l’applicazione di antitarlo e consolidanti.
Come restaurare un mobile in legno?
Il processo di restauro di un mobile in legno inizia sempre dallo smontaggio degli elementi che non devono essere trattati, come cerniere, pomelli e maniglie. Si passa voi al primo vero step del rinnovo: la rimozione della finitura.
La maggior parte delle volte sarà necessario procedere con la sverniciatura, ma è ancora possibile trovare mobili antichi laccati o cerati. In questo caso, bisognerà prima di tutto pulire accuratamente le superfici, dopodiché procedere con la deceratura o con la rimozione della lacca (che avviene strofinando la superficie con una spugnetta in acciaio).
Dopo aver “spogliato” il mobile dei vecchi trattamenti, si possono riparare eventuali danni con l’aiuto di stucco e colle, dopodiché bisogna carteggiare accuratamente tutta la superficie con carta vetrata molto fine oppure con una matassina di lana d’acciaio.
Consolidante per legno: quando si usa
Dopo aver nuovamente pulito il mobile ed essersi assicurati di aver rimosso ogni residuo di finitura e dei prodotti utilizzati per eliminarla, è il momento di procedere con eventuali interventi di consolidamento. Se il legno appare colpito dai tarli o indebolito nella sua struttura, con un aspetto spugnoso e tenero, sarà necessario sottoporlo a un trattamento consolidante.
La soluzione di New Chemical a quest’esigenza si chiama Consolidante MC-80. È un consolidante per legno formulato con particelle finissime di polimeri acrilici, privo di solventi e sostanze nocive, che penetra in profondità nelle fibre del legno aumentandone la durezza superficiale senza alterarne l’aspetto originale.
Uno dei principali pregi di Consolidante MC-80 è la facilità di applicazione, che lo rende ideale anche per chi non è un esperto del settore: basta stenderlo uniformemente sulla superficie del legno utilizzando un pennello, lasciare asciugare 2-6 ore e procedere con una seconda mano. Dopo 3-7 giorni è già possibile tornare a lavorare sul mobile, e proseguire con il restauro.
Rinnovo dei mobili in legno: la finitura
Una volta rinforzato e liberato di eventuali infestazioni, il legno è pronto per sostenere gli ultimi trattamenti, che sono quelli che gli doneranno l’aspetto finale desiderato.
In questa fase bisogna decidere se trattare il mobile con oli, vernici o impregnanti in grado di esaltarne l’aspetto naturale o dargli una nuova colorazione.
Se quello che abbiamo scoperto è un legno bello al naturale, con affascinanti segni del tempo ed eleganti venature, si può scegliere di utilizzare un trattamento impregnante che nutra il legno in profondità e ne esalti l’aspetto naturale.
In questo caso, basta la sola verniciatura di fondo per ottenere una finitura dalla resa estetica eccezionale. E scegliendo i giusti prodotti è anche possibile utilizzare questo passaggio per proteggere il legno dall’umidità e dal degrado.
Grazie alla sua combinazione di oli e cere naturali, Apilegno di New Chemical garantisce una resistenza superiore ai normali impregnanti e assicura un’ottima protezione, anche contro gli agenti atmosferici. È inoltre molto semplice da utilizzare: basta applicare due mani del prodotto con l’aiuto di un pennello o di un fratazzino mohair, avendo cura di far passare circa 2 ore tra un passaggio e l’altro.
Apilegno è il prodotto ideale anche se il colore naturale del legno non dovesse risultare troppo convincente: disponibile nelle colorazioni neutra, noce, rovere dorato, castagno, teak, mogano, verde e bianco, può donare un aspetto completamente nuovo a mobili e manufatti in legno, assicurandogli una protezione duratura e una lunga vita in casa o in giardino.
