Il legno è forse la più sostenibile, tra le materie prime usate per costruzioni e rivestimenti, una scelta ecologica e salutare che può mantenere intatte le sue caratteristiche per decenni, se accompagnata da una manutenzione attenta e in linea con i principi della sostenibilità.
Oli e cere vegetali sono usati da secoli per la manutenzione del legno, e sono certamente la scelta più ecologica per la cura di parquet e mobili in legno. Grazie all’innovazione e alla ricerca, le proprietà di queste sostanze naturali possono essere sfruttate al meglio non soltanto per impregnare il legno e proteggerlo dagli agenti esterni, ma anche per lucidarlo e donargli una nuova finitura.
Parquet sostenibile: dalla scelta del legno alla manutenzione
Il legno è una delle poche materie prime rinnovabili. È durevole, immagazzina grandi quantità di anidride carbonica e la sua lavorazione ha un impatto molto minore rispetto a quella di materiali come l’acciaio o il cemento.
Genera inoltre pochi scarti all’interno delle filiere produttive, poiché può essere riciclato e utilizzato per la generazione di energia. Secondo i dati di Rilegno, il consorzio nazionale che si occupa della raccolta, del recupero e del riciclo degli imballaggi di legno, nel 2023 sono state recuperate e riciclate oltre 1 milione e mezzo di tonnellate di legno, corrispondenti a circa il 65% del materiale immesso sul mercato.
Esistono anche delle certificazioni che garantiscono l’ecocompatibilità del legno: i certificati FSC e PEFC, per esempio, assicurano che il legno proviene da foreste lavorate in maniera consapevole.
Ma per essere davvero sostenibile, il legno dev’essere in grado di prolungare la sua vita il più possibile, riducendo la necessità di sostituire strutture e pavimenti. In questo senso, la cura e la manutenzione del legno giocano un ruolo cruciale non soltanto perché preservano la bellezza e l’integrità del materiale, ma anche perché permettono di optare per soluzioni altrettanto naturali e sostenibili, e quindi di estendere l’approccio ecologico all’intero ciclo di vita del legno.
A differenza dei prodotti chimici di vecchia generazione, i prodotti naturali per il legno sono biodegradabili e non emettono sostanze nocive: oltre a mantenere intatta la naturalezza del legno, permettono così di godere di ambienti salubri e in linea con le esigenze di tutela dell’ambiente.
Come nutrire il parquet in modo naturale?
Escludendo le fiamme, i principali nemici del legno sono gli agenti atmosferici, in particolare l’acqua e i raggi UV, e la lunga schiera di funghi e insetti xylofagi che si nutrono delle fibre legnose.
L’esposizione del legno a queste forme di degrado è cosa nota sin da tempi antichissimi: già Plinio il Vecchio, nel I secolo d.C., descriveva l’uso di oli di cedro, larice e ginepro per la conservazione del legno, e sembra che romani e vichinghi utilizzassero il catrame per proteggere gli scafi delle loro imbarcazioni.
Ora come allora, lo scopo dei trattamenti di manutenzione del legno resta lo stesso: distruggere potenziali fonti di cibo per funghi e insetti e ridurre la capacità del legno di assorbire liquidi. Un risultato che può essere raggiunto usando dei prodotti chimici, certamente efficaci, oppure rivolgendosi a soluzioni naturali – che possono prendere in prestito dalla natura i propri principi attivi oppure essere il frutto di innovazioni e scoperte nell’ambito della chimica verde.
I prodotti naturali di nuova generazione hanno anche un’altra caratteristica non secondaria: le formulazioni avanzate a base di oli, resine e oleocere possono essere studiate in modo da esaltare la naturale colorazione del legno, uniformare le superfici o vestirle di un’elegante finitura satinata. La normale manutenzione del legno, così, diventa l’occasione per rinnovare l‘aspetto di mobili e parquet riportando in vita la lucentezza originaria del legno.
Prodotti naturali per il legno: quali sono?
I prodotti naturali per il legno coprono grossomodo l’intero spettro della manutenzione, dalla pulizia ordinaria alla protezione contro macchie e umidità. Il loro funzionamento si basa essenzialmente sull’azione di pochi (almeno per il momento) ingredienti:
- oli vegetali: usati da secoli per la cura del legno, oli come l’olio di lino, di cartamo e di girasole impregnano in profondità il legno e lo proteggono da macchie e umidità senza alterarne la naturale traspirabilità. Sono inoltre utilizzati in diversi detergenti neutri appositamente studiati per la pulizia del legno;
- cere naturali: cera d’api e di carnauba sono molto apprezzate per la finitura e la lucidatura del legno ma anche per i trattamenti impermeabilizzanti;
- vernici all’acqua: grazie alla presenza di emulsioni resino-cerose e resine di nuova generazione, le vernici all’acqua permettono di impermeabilizzare il legno in maniera molto efficace mantenendo il suo aspetto naturale e la salubrità degli ambienti;
- composti innovativi: negli anni, la ricerca ha studiato nuove soluzioni sostenibili per la cura del legno. Tra i composti più promettenti, le poliammidoammine (PAA) funzionalizzate e le nanocellulose cristalline (CNC), che potrebbero in futuro conquistare il mercato dei trattamenti ecologici per il legno insieme a decine di altri composti ancora da scoprire.
Diversi prodotti sfruttano l’azione combinata di resine e oli naturali per offrire un’impregnazione idro-oleorepellente ecologica e di lunga durata, mentre altri fanno affidamento sulle tradizionali proprietà degli oli vegetali, anche in associazione a cere e altri ingredienti naturali come il propoli.
Come sempre, la scelta dei prodotti naturali per il legno non può prescindere da un’attenta lettura delle etichette: la vera sostenibilità, quando si parla di chimica in casa, non può che trovarsi nella lista degli ingredienti.