Superfici delicate: come proteggere cotto e marmo
Il marmo, le pietre naturali e il cotto rientrano a pieno titolo nella lista dei materiali che sono al tempo stesso molto resistenti ed estremamente delicati. Capaci di restare intatti per decenni anche a fronte di un uso particolarmente intenso, questi materiali sono resi vulnerabili dalla loro porosità, che li porta ad assorbire liquidi e ad andare incontro a un fisiologico processo di degrado.
Per evitare di subire gli effetti di questa caratteristica assolutamente naturale, è necessario proteggerli con dei trattamenti idrorepellenti e antimacchia, che oltre a creare uno schermo contro macchie e umidità rendono anche molto più semplici le operazioni di pulizia.
Marmo e cotto sempre splendenti: da dove iniziare
Cotto e marmo sono materiali all’apparenza molto diversi: uno è tradizionale e materico, perfetto per ambienti rustici e accoglienti, l’altro è raffinato ed etereo, oltre che capace di resistere allo stress quotidiano di un utilizzo intenso.
I due materiali, però, hanno alcune caratteristiche comuni che sono fondamentali, quando si tratta di proteggere le loro superfici: cotto e marmo sono molto porosi, ovvero tendono ad assorbire liquidi. Questo significa che con il passare del tempo la superficie tenderà a diventare sempre più opaca, e che alcune sostanze grasse e oleose possono penetrare in profondità e macchiarli irrimediabilmente.
Inoltre, se esposti a prodotti aggressivi o a un’umidità eccessiva, entrambi i materiali possono andare incontro a un processo di degrado che li porta a perdere compattezza fino a sgretolarsi.
Quando si scelgono questi materiali naturalmente pregiati, quindi, è fondamentale assicurargli una corretta manutenzione, che non può prescindere dal trattamento con prodotti idrorepellenti e antimacchia.
Questa semplice operazione, che rientra nella manutenzione straordinaria di pavimenti e rivestimenti, non si limita a proteggere le superfici da macchie e usura, ma le rende anche più facili da pulire e gli conferisce l’aspetto estetico finale.
Come proteggere cotto e marmo? I tipi di finitura
Che si tratti di un vecchio pavimento in cotto appena ripulito o di un rivestimento in marmo appena installato, la finitura è una fase cruciale per la tenuta di superfici porose come quelle di terracotta e pietre naturali.
Per proteggere cotto e marmo dalle sostanze che possono macchiarli e dai naturali processi d’usura cui vanno incontro si possono scegliere diversi approcci. Si tratta essenzialmente di applicare un impregnante di fondo e un prodotto di finitura antimacchia, motivo per cui la manutenzione futura dei materiali dipenderà dai prodotti scelti in questa fase.
Le soluzioni più comuni si basano sull’azione di:
- oli e cere: nella sua declinazione più tradizionale, la finitura del cotto si fa passando olio di lino e cera d’api. Questo sistema, però, prevede una manutenzione molto frequente. Oggi l’azione di oli e cere naturali, che offrono una buona azione antimacchia e conferiscono alle superfici un aspetto morbido e luminoso, è resa più efficace grazie allo sviluppo di prodotti innovativi e completamente naturali che permettono di creare una barriera protettiva contro l’umidità esaltando l’aspetto originale dei materiali;
- solventi: i prodotti a base solvente, un tempo molto utilizzati in quanto estremamente efficaci, sono sempre più rari. La loro applicazione, infatti, comporta sgradevoli esalazioni potenzialmente dannose per la salute che possono protrarsi per giorni;
- formule a base d’acqua: grazie allo sviluppo di formulazioni sempre più innovative, i composti a base d’acqua hanno gradualmente sostituito i solventi, in quanto permettono di ottenere lo stesso grado di protezione (anche su superfici esterne) in maniera rispettosa dell’ambiente e senza dover ricorrere a sostanze pericolose per la salute.
È fondamentale, soprattutto per il cotto e per pietre molto porose come marmo e arenaria, scegliere prodotti che non modifichino la permeabilità al vapore acqueo, in modo da consentire il naturale passaggio dell’umidità di risalita. Ciò è ancora più importante quando si tratta di superfici collocate in ambienti umidi e molto vissuti come bagno e cucina.
La manutenzione del marmo e del cotto
Al netto delle buone abitudini, come quella di intervenire tempestivamente in caso di macchie, la manutenzione di superfici pregiate come quelle in marmo, cotto e pietre naturali dipende essenzialmente dal tipo di prodotto utilizzato per il trattamento idro-oleorepellente.
Generalmente, comunque, è sufficiente passare periodicamente una cera di finitura che rinforzi il trattamento protettivo di base e rinfreschi l’aspetto delle superfici, rendendole anche più levigate e quindi più facili da pulire.
La frequenza di questa operazione dipende dal tipo di prodotto utilizzato: mentre la tradizionale cera d’api in pasta richiede passaggi molto ravvicinati, alcune cere di nuova concezione permettono di prolungare l’efficacia del trattamento addirittura per 1-2 anni, rendendo la manutenzione del marmo, del cotto e della pietra naturale un impegno accessibile per chiunque.
Quanto alla pulizia ordinaria di marmo, pietre e pavimenti in terracotta, è fondamentale optare per detergenti neutri e poco schiumogeni: oltre alle sostanze acide e coloranti, infatti, anche i prodotti aggressivi e l’eccesso di detersivo possono macchiare e opacizzare queste delicate superfici.
Come ripristinare marmo e cotto rovinati?
Un caso a parte, quando si parla di manutenzione di marmo e cotto, è quello dei pavimenti molto rovinati. Ci si può trovare in questa situazione quando le superfici non vengono pulite da molto tempo o quando vengono trattate con prodotti non adatti come sgrassatori e saponi, ma anche in caso di infiltrazioni e danneggiamenti da usura.
Nei casi meno gravi, le superfici di marmo e cotto tendono a diventare ruvide e opache: può avvenire sul piano di lavoro in cucina, dove la pietra può venire a contatto con sostanze acide e oleose, o sui rivestimenti del bagno, continuamente esposti all’umidità, ma anche su un pavimento in cotto che viene pulito troppo spesso o usando prodotti non adeguati.
In generale, per eliminare graffi e piccoli difetti superficiali è sufficiente procedere con una pulizia accurata e poi passare un nuovo strato di cera protettiva.
Quando però le superfici sono gravemente danneggiate, se per esempio il marmo ha preso a sgretolarsi e il cotto inizia a mostrare delle pericolose scalfiture, è necessario optare per un trattamento più vigoroso. In questo caso, infatti, è necessario rivolgersi a un consolidante specifico (possibilmente senza solventi o plastificanti) in grado di penetrare in profondità nei materiali e ripristinare la loro resistenza e porosità originarie.