Cemento e resina: trattamenti ecologici per pavimenti moderni
I pavimenti in resina e cemento sono soluzioni di design moderne e versatili, sempre più apprezzate per la loro estetica minimalista e le elevate prestazioni tecniche. I pavimenti moderni realizzati con questi materiali sono estremamente resistenti e facili da gestire, e offrono la possibilità di definire nei minimi dettagli il loro aspetto finale.
Per quanto versatili e innovativi, però, cemento e resina non sono ancora così performanti da poter fare a meno della corretta manutenzione. Se si sceglie una soluzione ecologica come il cemento grezzo o la resina cementizia, in particolare, è necessario proteggere le superfici con dei trattamenti impermeabilizzanti e antimacchia che tutelino pavimenti e rivestimenti da macchie, graffi, segni d’usura e altri difetti che col tempo possono alterare l’aspetto e la funzionalità di queste superfici.
Malta, cemento e resina: pavimenti moderni e versatili
Quando si parla di pavimenti in resina e cemento si fa riferimento a soluzioni estremamente diverse, che vanno dai pavimenti industriali in calcestruzzo ai rivestimenti in microresine tipici dall’architettura d’interni che oggi guarda all’eleganza minimale.
Cemento, malte resinose e resine epossidiche hanno delle caratteristiche comuni che li rendono sempre più apprezzati, negli ambienti industriali ma anche in negozi, locali e abitazioni. Innanzitutto, questo tipo di pavimentazione permette di ottenere superfici continue prive di fughe, per ambienti più pratici e capaci di comunicare il proprio stile senza limitazioni di sorta.
I pavimenti in resina e cemento, inoltre, sono molto versatili: oltre a consentire un livello di personalizzazione pressoché totale, possono essere installati senza demolire i rivestimenti sottostanti, permettendo di rinnovare interi ambienti con il minimo sforzo (e senza produrre rifiuti).
Quanto alle differenze tra i materiali, tutto dipende dal tipo di composto che si andrà a stendere sul pavimento: oggi esistono numerose alternative, che vanno dalle classiche resine epossidiche al microcemento, una soluzione a metà strada tra resina e cemento.
In linea generale, le resine hanno un aspetto più lucido e sono decisamente più resistenti all’acqua e agli agenti chimici. Il cemento, dal canto suo, è completamente atossico e può essere lavorato con diverse tecniche, cosa che gli permette di vestirsi di un’infinità di texture e colori.
Perché proteggere i pavimenti in cemento?
I pavimenti e rivestimenti in cemento che danno colore e spessore agli interni minimal contemporanei sono assai diversi dai tradizionali pavimenti industriali in calcestruzzo armato. Oggi, quando si parla di cemento, ci si riferisce quasi sempre non al vecchio calcestruzzo, ma a dei composti a base di inerti e polimeri in forma liquida: il cemento, quindi, è assai più simile alle resine di quanto ci si potrebbe aspettare.
Per questo motivo, sebbene mantengano una superficie porosa e perciò soggetta all’umidità, i moderni rivestimenti in cemento possono essere resistenti alle sostanze chimiche e addirittura impermeabili. Sono inoltre resistenti all’usura e ai raggi UV e permettono di inserire finiture funzionali, come quelle antiscivolo, ovunque ce ne sia bisogno. Questo li rende adatti ad ambienti interni ed esterni, tanto per i pavimenti industriali quanto per il rivestimento di eleganti sale da bagno.
I pavimenti moderni in cemento non richiedono una grande manutenzione, al contrario sono noti per essere molto semplici da gestire. In quanto porose, però, le superfici in cemento hanno bisogno di una certa protezione da macchie e umidità, che col tempo possono danneggiarle irrimediabilmente.
Impermeabilizzazione del cemento: un passo necessario
Mentre le resine sono già di per sé impermeabili, il cemento non sempre lo è. A meno che non presenti un’importante componente resinosa nella sua formulazione, quindi, una malta cementizia andrà assolutamente protetta dall’acqua (a maggior ragione se si tratta di pavimentazioni esterne).
Quando lavorato in forma grezza e materica, inoltre, il cemento è molto esposto all’accumulo di sporcizia e alle macchie, che possono insinuarsi nella sua superficie porosa e irregolare. In ambienti esterni, questo può tradursi facilmente nella formazione di muffa, muschio e alghe.
Per rendere il cemento davvero impermeabile, a prescindere dalla sua formulazione, è necessario un trattamento di superficie con un protettivo idro-oleorepellente che impedisca l’assorbimento di acqua, oli o sporco senza alterare l’aspetto dei rivestimenti.
Il giusto trattamento del cemento, però, deve anche proteggerlo dall’usura e dalle abrasioni: con l’andare del tempo, infatti, il cemento sottoposto a intenso traffico può degradarsi, perdendo non soltanto il suo aspetto originario, ma anche la sua naturale robustezza.
Per questo, quando ci si trova a trattare un pavimento in cemento molto usurato, è buona abitudine iniziare col ripristinare la sua resistenza e la sua porosità originarie applicando un consolidante di nuova generazione, possibilmente privo di solventi e plastificanti. Dopodiché si può passare alla protezione idrorepellente e antimacchia.
Pavimenti industriali: come proteggere cemento e resina
Resine e cemento hanno negli anni conquistato il settore dei pavimenti industriali grazie alle loro eccezionali caratteristiche tecniche: le resine, in particolare, possono essere idrorepellenti, antiscivolo, ignifughe, estremamente resistenti all’usura e agli agenti chimici, e permettono di rinnovare rivestimenti e pavimenti senza ricorrere alla demolizione.
Queste qualità, insieme alla possibilità (rarissima) di ottenere una superficie continua priva di fughe e giunti, hanno portato le resine nelle abitazioni, dove sono molto apprezzate per ambienti come bagno e cucina, che certo sanno fare buon uso delle caratteristiche funzionali di questi materiali.
Ma come proteggere la resina? Bisogna partire dal presupposto che esistono diversi tipi di resina: dalla resina epossidica a quella metacrilata (PMMA), dalle malte di resina poliuretanica a quelle ceramizzate.
L’opzione più ecologica, in questo senso, è rappresentata dalla resina cementizia, o microcemento, un composto di resine e cemento completamente atossico. Col tempo, grazie alla ricerca, stanno emergendo nuove soluzioni ancora più sostenibili, come le innovative resine formulate con materiali biologici e le ecomalte completamente prive di resine epossidiche.
La manutenzione di questi materiali è minima ma necessaria: nel tempo, infatti, le superfici in resina possono iniziare a mostrare dei gravi difetti, come scolorimento o graffi e abrasioni provocati dalla caduta di oggetti o dall’usura.
Ogni 1-3 anni, quindi, i pavimenti in resina vanno protetti con dei trattamenti sigillanti e antimacchia, che creano una barriera contro gli agenti esterni e allo stesso tempo ravvivano le superfici conferendogli l’aspetto morbido e ceroso che avevano in origine.