Come trattare il gres porcellanato in modo sicuro: la guida
La manutenzione del gres porcellanato non ha mai preoccupato nessuno. Il gres è un materiale ceramico estremamente resistente, che non teme acqua né sostanze chimiche, e non richiede particolari cure.
Poi, però, le rapide evoluzioni nell’uso dei materiali e nelle tecniche di lavorazione hanno portato alla creazione di rivestimenti sempre più diversificati: dal gres a superficie strutturata alle finiture lappate o cerate, che permettono di simulare splendidamente legni pregiati, cotto, pietre naturali e marmi. E lì la questione ha iniziato a complicarsi.
La pulizia del gres porcellanato resta un’operazione piuttosto semplice, ma alcuni tipi di finitura sono particolarmente soggetti all’accumulo di polvere e sporco.
Gres porcellanato: cos’è e quali sono le sue caratteristiche
Il gres porcellanato è un materiale ceramico ottenuto da ingredienti naturali come argille, feldspati, caolino e sabbia. Le materie prime vengono tritate finemente, dando luogo alla cosiddetta barbottina ceramica, e conseguentemente atomizzate, in modo da ottenere una polvere finissima e omogenea adatta alla pressatura.
Le piastrelle in gres porcellanato nascono dal processo di sinterizzazione, una lavorazione ad altissime temperature (supera i 1200°C) che comprime i materiali mentre avvicina feldspati e sostanze carbonatiche al punto di fusione, conferendo al composto argilloso una struttura vetrosa e compatta.
Il risultato è un materiale estremamente resistente e impermeabile, in quanto compatto e privo di porosità. Ma se il gres porcellanato è diventato il rivestimento ceramico in assoluto più richiesto e apprezzato non è soltanto per le sue eccezionali caratteristiche. Con l’evoluzione delle tecniche di produzione, infatti, il gres è diventato anche uno dei materiali più versatili. Basti pensare alla stampa digitale su gres porcellanato, che oggi permette di superare le classiche lastre effetto legno o effetto marmo per realizzare rivestimenti opachi effetto pietra, grandi lastre decorate e addirittura piastrelle con texture e venature tridimensionali.
Il gres porcellanato può riprodurre fedelmente superfici lucide e scintillanti come quelle del marmo e l’aspetto materico e poroso di legni nobili, cemento, cotto e pietre naturali. A differenza dei pregiati materiali di cui imita le sembianze, però, il gres non richiede particolari attenzioni. Essendo indeformabile, impermeabile e resistente ai raggi UV, questo materiale non richiede praticamente alcuna manutenzione straordinaria ed è molto facile da pulire.
Come pulire il gres porcellanato?
Pulire il gres porcellanato è tendenzialmente molto semplice. Come anticipato, si tratta di un materiale molto resistente, che in linea di massima non teme graffi, macchie e umidità di sorta. Esistono però delle leggere differenze tra una finitura e l’altra, che rendono alcuni particolari rivestimenti più sensibili ai graffi e all’abrasione.
Il gres porcellanato “Full Body” o naturale, quello cioè non smaltato, è in assoluto il più resistente: la sua cura, in generale, non richiede attenzioni particolari. Diverso è il discorso se parliamo di gres a superficie strutturata (in rilievo) come le lastre effetto pietra, che possono essere più difficoltose da pulire proprio per via della loro tridimensionalità.
Il gres effetto lappato, ovvero semilucido, e quello levigato sono più sensibili ai graffi, mentre quello cerato, sempre più apprezzato per il suo aspetto morbido e materico, capace di riprodurre fedelmente cemento e legni pregiati, può essere più soggetto alla formazione di macchie e aloni.
Per pulire il gres porcellanato in maniera sicura, a prescindere dal tipo di finitura, è sufficiente seguire questi consigli:
- Rimuovere regolarmente polvere e detriti, soprattutto in corrispondenza delle fughe;
- Usare acqua tiepida e un panno morbido non abrasivo, in cotone o microfibra, ben strizzato;
- Evitare l’uso di detergenti che contengono sostanze chimiche potenzialmente dannose (come la candeggina);
- Scegliere un detergente neutro delicato, possibilmente che non preveda risciacquo.
Se non si riesce a stabilire con esattezza la finitura delle piastrelle, è bene optare per un detergente neutro specifico per piastrelle in ceramica e rivestimenti delicati.
Manutenzione del gres porcellanato: la questione delle fughe
Nonostante sia un materiale praticamente indistruttibile, il gres porcellanato richiede una certa attenzione. Tra una piastrella e l’altra, infatti, c’è uno spazio più o meno largo che non è rivestito in gres, ma espone materiali come malte e stucchi, decisamente più permeabili e porosi della ceramica.
Le fughe sono il punto debole dei rivestimenti in gres, e bisogna tenerne conto. Bisognerebbe quindi evitare di pulire il gres porcellanato con il vapore ad alta pressione, che rischia di forzare l’acqua nelle fughe, e intervenire tempestivamente in caso di versamenti accidentali in corrispondenza delle malte.
Che si tratti di cotto, pietra naturale o gres porcellanato, le fughe sono il luogo ideale per l’accumulo di polvere e sporco, fenomeno che può portare anche alla proliferazione di muffe e batteri.
Quando si ha a che fare con un gres lappato, strutturato, esposto alle intemperie o con fughe molto larghe, è bene prendere in considerazione un trattamento idro-oleorepellente che protegga le superfici da acqua, oli e agenti contaminanti. Bisogna però fare la massima attenzione: l’applicazione di prodotti oleosi o cerosi sul gres può portare all’accumulo di sostanze grasse sulle superfici, rendendole opache e scivolose. È quindi necessario scegliere un prodotto specificatamente formulato per gres e materiali ceramici.
Come pulire il gres porcellanato opaco e strutturato
Il gres porcellanato opaco ha indubbiamente i suoi pregi: capace di esaltare l’atmosfera di ambienti rustici, industriali o dalla morbida eleganza contemporanea, questo tipo di rivestimento tende a nascondere le macchie meglio della sua versione lucida e ha delle ottime proprietà antiscivolo. D’altro canto, la sua superficie irregolare lo rende più incline ad accogliere detriti e sporcizia.
I pavimenti e i rivestimenti in gres a superficie grezza possono resistere a qualunque tipo di sollecitazione, ma tendono a trattenere polvere e residui di detergente. Perciò è particolarmente importante optare per un detersivo non schiumogeno che non richieda risciacquo. È inoltre consigliabile proteggere i rivestimenti (e le rispettive fughe) con una cera di finitura specifica per pietre naturali e gres porcellanato.
I gres a superficie strutturata, come quelli effetto pietra naturale e mattone usati per il rivestimento delle pareti, richiedono un’attenzione ulteriore. Queste superfici, infatti, possono presentare irregolarità piuttosto marcate e una certa microporosità, che le rendono particolarmente inclini ad accumulare sporco e, nei casi peggiori, macchiarsi.
Per proteggere questi rivestimenti, e rendere più semplice la loro pulizia quotidiana, ci si può affidare a una cera di finitura specifica per gres strutturato e pietre naturali non lucide. L’importante è assicurarsi di scegliere prodotti progettati per i materiali ceramici, che non apprezzano affatto cere grasse e sostanze oleose.