La manutenzione dei pavimenti esterni in autunno

Come pulire i pavimenti esterni in autunno in modo sostenibile

Con l’arrivo dell’autunno, la cura degli spazi esterni cambia radicalmente. Non si tratta più solo di spazzare via la polvere dell’estate, ma di preparare patii, vialetti e balconi ad affrontare mesi di piogge, umidità e gelo. L’autunno segna il passaggio da una pulizia di routine a una manutenzione profonda e protettiva, essenziale soprattutto per i materiali porosi come legno e pietra naturale.

La manutenzione autunnale non ha come unico scopo l’eliminazione dello sporco, ma mira anche a contrastare fenomeni tipici della stagione invernale, come l’accumulo di materia organica e l’intensificarsi delle precipitazioni, che tra le altre cose espongono i rivestimenti esterni ad alti tassi d’umidità e ai temibili cicli di gelo e disgelo.

Come cambiano le pulizie delle superfici esterne in autunno?

Con l’arrivo dell’autunno, la cura dei pavimenti esterni cambia sensibilmente: le priorità si spostano dalla rimozione della polvere alla gestione dell’umidità e di detriti organici come rametti e fogliame, che inizieranno inevitabilmente a cadere su patii, vialetti, terrazzi e balconi. Dalla pulizia frequente e superficiale dell’estate, votata soprattutto a evitare l’accumulo di polvere e sporco, si passa a una pulizia più approfondita che ha lo scopo – tutt’altro che secondario – di proteggere le superfici in vista dell’inverno.

I lavori di pulizia e manutenzione dei pavimenti esterni si concentreranno quindi su tre elementi fondamentali, specifici della stagione:

  • Gestione delle foglie e di altri detriti organici: foglie e rametti caduti a terra, soprattutto se bagnati dalle prime piogge autunnali, creano uno strato di materiale organico che tende a trattenere l’umidità, cosa che può rendere il pavimento molto scivoloso e incline a rovinarsi, soprattutto se rivestito in materiali naturalmente porosi come legno o pietra;
  • Contrasto alla formazione di muschi ed alghe: con l’aumentare dell’umidità, si viene a creare l’ambiente ideale per la crescita di organismi vegetali, soprattutto nelle aree in ombra. Muschio e alghe possono insinuarsi nelle fughe e nei pori dei materiali, rendendo la superficie antiestetica e scivolosa. A lungo andare, questi fenomeni possono accelerare notevolmente il degrado dei rivestimenti;
  • Preparazione al freddo invernale: l’arrivo delle temperature fredde comporta l’esposizione dei materiali ai cicli di gelo e disgelo, un fenomeno che può portare a crepe e altri danni, soprattutto in presenza di umidità marcata. Le superfici più porose vanno quindi protette dall’acqua con dei trattamenti che le rendano idrorepellenti.

Pavimento esterno poroso: come affrontare l’autunno

In autunno, abbiamo visto, è fondamentale eliminare con regolarità foglie e altri residui, possibilmente prima che vengano bagnati dalla pioggia, e proteggere i pavimenti dall’umidità e dal gelo invernale.

Queste abitudini, che servono essenzialmente a preparare i pavimenti alla stagione fredda e ad evitare l’accumulo di umidità in superficie, sono importanti soprattutto in presenza di materiali porosi come legno, pietra e cotto. La loro naturale propensione all’assorbimento di liquidi, infatti, li rende maggiormente soggetti ai danni derivanti dall’umidità eccessiva, che può essere causata dall’accumulo di detriti organici come da una stagione particolarmente piovosa.

Affrontare l’autunno, quindi, non significa soltanto pulire, ma anche cercare di evitare fenomeni che alla lunga tendono a rovinare i pavimenti. Oltre a una pulizia profonda, che abbia particolare cura delle fughe e delle porosità evidenti in superficie, che tendono ad accumulare lo sporco, bisogna assicurarsi che le pavimentazioni siano in grado di subire pioggia e freddo.

Può essere quindi utile rimuovere tappeti, vasi e mobili non essenziali che potrebbero trattenere l’umidità a contatto con il pavimento. Se ci sono poi crepe o piccoli difetti nelle piastrelle o, peggio, nelle fughe, è bene ripararli prima che arrivi la stagione fredda: ogni difetto del materiale, infatti, potrebbe trasformarsi in un punto debole dell’intero rivestimento.

Si passa quindi alla protezione vera e propria: le zone più in ombra o particolarmente esposte alle intemperie possono giovare di un un trattamento antivegetativo specifico o della sua versione 100% ecologica (acqua bollente, spazzola e olio di gomito). Il trattamento indispensabile per i materiali porosi esterni, però, è il trattamento idrorepellente, che impedisce l’assorbimento dell’acqua.

Come pulire i pavimenti esterni in modo sostenibile

Per rendere le pulizie d’autunno più sostenibili, basta seguire alcune regole di base:

  • Evitare prodotti chimici: a prescindere dal tipo di materiale, è bene scegliere un detergente neutro delicato formulato con tensioattivi vegetali, possibilmente certificato Ecocert o Ecolabel EU;
  • Prediligere la pulizia manuale: piuttosto che usare idropulitrici e soffiatori, si possono scegliere scope a setole rigide, rastrelli e raschietti per le zone più impervie (come le fughe);
  • Risparmiare sull’acqua: il risparmio idrico è una componente chiave delle pulizie sostenibili. All’esterno come all’interno, il modo più semplice e immediato per ridurre il consumo d’acqua è quello di scegliere prodotti che non richiedano risciacquo;
  • Sfruttare soluzioni “meccaniche”, come l’uso di coperture o teli traspiranti per proteggere mobili e  aree particolarmente esposte dall’accumulo di sporco;
  • Usare un idrorepellente ecologico che impedisca all’acqua e allo sporco di penetrare nei pori, rallentando il fisiologico processo di degrado dei materiali e allungando i tempi di pulizia.

Molte di queste regole valgono per tutto l’anno, ma ce ne sono almeno paio specifiche per la stagione autunnale: coprire strategicamente una porzione di terrazzo prima che si alzi il vento può essere molto utile nell’evitare l’accumulo di foglie e sporcizia sui pavimenti, mentre l’uso dell’idrorepellente è un passaggio obbligato nella preparazione delle superfici più delicati alla stagione invernale.

Come proteggere le superfici esterne con soluzioni sostenibili

L’applicazione dell’idrorepellente è sicuramente il passaggio più importante per i materiali porosi in autunno. Impedendo all’acqua di penetrare in profondità, questo trattamento elimina i rischi di rottura dovuti ai cicli di gelo e disgelo e impedisce la formazione di muffe, muschi e licheni. Rendere le superfici idrorepellenti, inoltre, significa creare una barriera invisibile che non permette allo sporco di attecchire, evitando la formazione di macchie e rendendo le pulizie molto più semplici.

Le soluzioni più sostenibili, in questo contesto, sono rappresentate dagli impregnanti idro-oleorepellenti a base acquosa, spesso specifici per materiali porosi come cotto e pietra naturale, e le emulsioni di oli e cere naturali, molto efficaci sul legno dei decking esterni e spesso adatti anche al trattamento dei mobili.

Dopo l’impregnante di fondo, si può passare alla cera di manutenzione: per il legno ci si può affidare a oli e cere in emulsione che migliorano la resistenza alle macchie e alle intemperie, mentre per cotto e pietre naturali bisognerà fare di nuovo affidamento su soluzioni a base acquosa, scegliendo una cera di finitura antimacchia che possa prolungare la durata del trattamento di base.

Un unico trattamento di fondo può proteggere il pavimento in maniera efficace per anni: passare la cera di manutenzione prima che arrivi l’inverno, infatti, rafforza l’efficacia dell’idrorepellente e ne prolunga l’azione.

Logo New Chemical Prevention versione registrata

BIO

LA CHIMICA È VITA. TUTTO QUELLO CHE CI CIRCONDA È FATTO DI CHIMICA.

Tutto quello che ci circonda è retto dalle leggi della chimica. Basti pensare all’elemento che più interpreta la vita: l’acqua! Quella semplice formula chimica: H2O, due atomi di idrogeno e uno di ossigeno legati da dinamiche chimiche che generano vita! Un elemento semplice e complesso allo stesso modo

DA NEWCHEMICAL NEWS-->

Perché i fiumi dell’Alaska stanno diventando arancioni?

L'articolo Perché i fiumi dell’Alaska stanno diventando arancioni? proviene da INNOVANDO NEWS. La chimica dietro al color ruggine che sta...

Lo strato d’ozono si sta rimarginando, ma c’è un nuovo problema

L'articolo Lo strato d’ozono si sta rimarginando, ma c’è un nuovo problema proviene da INNOVANDO NEWS. L’aumento dei lanci spaziali...

Taglio delle emissioni e giustizia climatica: i calcoli erano sbagliati

L'articolo Taglio delle emissioni e giustizia climatica: i calcoli erano sbagliati proviene da INNOVANDO NEWS. Le quote “eque e ambiziose”...

PFAS: scoperti nuovi forever chemicals nel grasso delle orche

L'articolo PFAS: scoperti nuovi forever chemicals nel grasso delle orche proviene da INNOVANDO NEWS. I ricercatori svedesi hanno identificato una...

Gel e smalti per unghie vietati in Europa: sono davvero pericolosi?

L'articolo Gel e smalti per unghie vietati in Europa: sono davvero pericolosi? proviene da INNOVANDO NEWS. TPO e DMTP, sostanze...

Finalmente sappiamo (nel dettaglio) come nascono i fulmini

L'articolo Finalmente sappiamo (nel dettaglio) come nascono i fulmini proviene da INNOVANDO NEWS. Un modello matematico fornisce una possibile spiegazione...

Corni radioattivi: la nuova strategia per salvare i rinoceronti

L'articolo Corni radioattivi: la nuova strategia per salvare i rinoceronti proviene da INNOVANDO NEWS. Scoraggiare il bracconaggio inserendo isotopi radioattivi...

Una radiografia dello zolfo nel cuore della Via Lattea

L'articolo Una radiografia dello zolfo nel cuore della Via Lattea proviene da INNOVANDO NEWS. La galassia in raggi X: le...

La plastica biodegradabile che potrebbe salvare i fondali marini

L'articolo La plastica biodegradabile che potrebbe salvare i fondali marini proviene da INNOVANDO NEWS. I ricercatori giapponesi hanno dimostrato che...

Prima dell’industria chimica: quando il guano era “oro bianco”

L'articolo Prima dell’industria chimica: quando il guano era “oro bianco” proviene da INNOVANDO NEWS. La guerra del guano, la rivolta...

I nostri ultimi articoli