Impermeabilizzanti fughe: quali scegliere

Protezione totale: come impermeabilizzare le fughe

Protezione totale: come impermeabilizzare le fughe

Quando si tratta di scegliere la larghezza delle fughe del pavimento, si tende a pensare che spazi più stretti siano più semplici da gestire, in quanto meno ospitali per sporco, muffa e umidità. In realtà è spesso vero il contrario: una fuga al di sotto dei 3-4 millimetri potrebbe essere la soluzione ideale da un punto di vista estetico, ma non è detto che sia la più facile da mantenere.

In ogni caso, gli spazi tra una piastrella e l’altra restano un elemento delicato della pavimentazione, che è soggetto ad infiltrazioni d’acqua, accumulo di sporcizia e proliferazione di muffa e funghi. Perciò è importante proteggere le fughe con un trattamento impermeabilizzante che impedisca il formarsi di questo tipo di problemi e semplifichi la manutenzione dei pavimenti, esterni e interni.

Impermeabilizzanti fughe: sono davvero necessari?

Fino a non molto tempo fa, le fughe dei pavimenti erano considerate un elemento antiestetico, una sorta di male necessario da tollerare per la stabilità e l’elasticità della pavimentazione. Oggi le fughe stanno vivendo un periodo di grande riscoperta: giacché sono necessarie, infatti, perché non renderle belle e in grado di esaltare il colore o altri aspetti del pavimento?

I nuovi materiali e le infinite colorazioni a disposizione hanno trasformato le fughe in un’opportunità: grazie a una scelta sapiente dello stucco, infatti, è possibile mascherare le fughe oppure metterle in risalto, creando degli effetti molto interessanti. Si può optare per un colore chiaro che renda ancora più elegante una pavimentazione in gres porcellanato effetto legno oppure, in ambienti più contemporanei e dallo stile personale, si può sfruttare il contrasto di colori per creare un effetto in grado di esaltare le tinte delle piastrelle o mettere in evidenza alcuni dettagli dell’arredamento.

Oggi esistono diversi materiali per riempire le fughe tra le piastrelle: alla vecchia boiacca, o impasto cementizio, si sono aggiunti nuovi impasti epossidici, a base di resina, e monocomponenti, meno porosi e soggetti a infiltrazioni. Ed esistono anche degli stucchi per fughe impermeabili.

Se però non si è optato per uno specifico stucco impermeabile, soprattutto nelle stanze più vissute e umide della casa, è fondamentale intervenire a protezione delle fughe prima che possano diventare il luogo elettivo per infiltrazioni e accumulo di sporco, oltre che per la proliferazione di muffa e alghe.

Non si tratta soltanto di evitare che si scuriscano e cambino drasticamente colore, ma anche e soprattutto di mantenere salubri gli ambienti domestici.

Come rendere impermeabili le fughe?

Quando assorbono acqua o sporcizia, le fughe non soltanto cambiano colore, ma rischiano di diventare un ricettacolo di germi e batteri, oltre che di muffe e funghi provocati dall’umidità. Le fughe con malte cementizie in particolare sono molto porose, e vanno protette con dei trattamenti in grado di renderle impermeabili e resistenti allo sporco.

La buona notizia è che esistono degli impermeabilizzanti per fughe efficaci e molto semplici da utilizzare, anche senza l’intervento di un professionista. Biosyl di New Chemical, per esempio, è un idrorepellente ad elevata penetrazione per materiali edili assorbenti (interni ed esterni) capace di sviluppare una forte protezione contro acqua e umidità, lasciando le superfici permeabili ai gas e al vapore acqueo.

Dopo le prime applicazioni, che vanno eseguite in maniera più ravvicinata, è sufficiente passare una mano di Biosyl ogni 2-3 anni per avere fughe sempre protette. L’applicazione può avvenire con un semplice pennello (anche su superfici verticali), e non c’è di che preoccuparsi per quanto riguarda eventuali esalazioni: Byosil infatti non emette sostanze nocive né in fase di stesura né dopo.

La sua formulazione a base silanica permette di proteggere le fughe senza creare alcun effetto filmogeno e senza modificare le tonalità dello stucco utilizzato, ed è in grado di inibire la migrazione dei sali igroscopici, combattendo umidità e infiltrazioni alla radice.

Come impermeabilizzare un pavimento esterno?

La questione dell’impermeabilizzazione delle fughe diventa un tema cruciale quando si tratta di pavimenti esterni di terrazze, balconi e giardini. Le terrazze con superfici piane infatti potrebbero non drenare correttamente l’acqua: i liquidi possono così iniziare ad accumularsi in superficie, e si rischia che filtrino all’interno del pavimento attraverso crepe e fratture (anche di dimensioni minime).

La maggior parte delle volte, le infiltrazioni d’acqua su balconi e terrazzi avvengono proprio in corrispondenza delle fughe, motivo per cui è fondamentale proteggere i pavimenti esterni con dei trattamenti impermeabilizzanti per fughe.

Impretex MK-65 di New Chemical è un impermeabilizzante appositamente studiato per terrazzi e balconi, che protegge i pavimenti non soltanto dall’umidità, ma anche dalle intemperie e dal degrado. È la soluzione ideale per tutte le superfici edili assorbenti, dal cotto alle pietre naturali, dal cemento al gres porcellanato. Nel caso di materiali porosi, può essere passato sull’intera superficie del pavimento per aumentarne la resistenza all’acqua. Su supporti non porosi come gres o ceramica, invece, l’impermeabilizzante va applicato soltanto sulle fughe, facendo attenzione a non sporcare le piastrelle.

Passato una volta ogni 2-5 anni, Impretex MK-65 conferisce ai materiali eccezionali doti impermeabilizzanti pur consentendo il passaggio del vapore acqueo. La sua formulazione non crea filmazioni superficiali e protegge pavimenti e strutture dal naturale degrado dei cicli di gelo e disgelo, una caratteristica fondamentale per le superfici esposte alle intemperie. La sua azione, inoltre, consente di eliminare infiltrazioni d’acqua senza dover ricorrere alla rimozione delle piastrelle.

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LA CHIMICA È VITA. TUTTO QUELLO CHE CI CIRCONDA È FATTO DI CHIMICA.

Tutto quello che ci circonda è retto dalle leggi della chimica. Basti pensare all’elemento che più interpreta la vita: l’acqua! Quella semplice formula chimica: H2O, due atomi di idrogeno e uno di ossigeno legati da dinamiche chimiche che generano vita! Un elemento semplice e complesso allo stesso modo

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