Marmo e cotto: il trattamento delle superfici delicate
Il trattamento delle superfici delicate richiede una certa attenzione: bisogna evitare di usare prodotti chimici aggressivi e spugne abrasive, ma soprattutto è necessario proteggere le superfici da macchie e umidità, che possono danneggiare seriamente i materiali più porosi.
La manutenzione del cotto e del marmo prevede, idealmente, anche il passaggio periodico di una cera che rinnovi il trattamento antimacchia e renda la superficie più liscia e facile da pulire.
I materiali naturali, specialmente se delicati come il marmo, devono essere trattati con prodotti specifici: il fatto di non poter contare sui rimedi tradizionali, però, non esclude la possibilità di ricorrere a soluzioni ecologiche.
Manutenzione del cotto e del marmo: i principi base
Nonostante abbiano un aspetto molto diverso, cotto e marmo condividono alcune caratteristiche fondamentali: sono entrambi materiali porosi, che tendono ad assorbire l’acqua e di conseguenza possono tendere a macchiarsi in maniera irreversibile, ed entrambi temono le sostanze chimiche o corrosive.
Mentre il cotto, composto di argilla e acqua, può mostrare un fisiologico degrado che lo porta a diventare sempre più opaco, il marmo può restare in perfette condizioni per decenni, ma a contatto con l’acqua o con alcune sostanze acide può dare vita a reazioni chimiche che provocano la corrosione delle superfici.
Come tutti i materiali naturali, cotto e marmo richiedono delle cure specifiche che possiamo riassumere in pochi ma fondamentali principi:
- Usare detergenti neutri adatti alle superfici delicate;
- Evitare prodotti acidi, abrasivi o aggressivi;
- Usare panni in microfibra e spugne morbide in modo da non graffiare le superfici;
- Proteggere le superfici con un trattamento idro-oleorepellente specifico;
- Passare periodicamente una cera di finitura.
Quest’ultimo passaggio, che è in effetti quel “lavoro in più” che ci si aspetta da un materiale notoriamente delicato, ha un duplice scopo: rafforzare il trattamento protettivo idrorepellente e rendere le superfici più lisce e levigate, rendendole meno soggette alla formazione di sporco e più facili da pulire. A differenza delle tradizionali cere in pasta, le cere di nuova concezione possono essere passate anche meno di una volta l’anno, rendendo la manutenzione del cotto e del marmo un impegno alla portata di tutti.
Soluzioni ecologiche per il trattamento delle superfici delicate
I materiali naturali possono ovviamente essere trattati ricorrendo a metodi e prodotti altrettanto naturali ed ecocompatibili. Dai rimedi tradizionali a base di sapone di marsiglia e bicarbonato ai detergenti di nuova generazione, che sfruttano la chimica verde per offrire soluzioni sostenibili e specifiche per diversi materiali.
Il cotto, da questo punto di vista, è meno rigoroso del marmo: l’argilla accetta di buon grado trattamenti a base d’acqua mescolata con aceto bianco o sapone per piatti bio, bicarbonato, sapone di marsiglia e cera d’api. Le cere naturali sono anche alla base di protettivi idro-repellenti antimacchia senza solventi che mantengono inalterata la traspirabilità dei materiali, per trattamenti efficaci e duraturi.
Esistono inoltre formulazioni innovative che sfruttano le proprietà di oli modificati ed emulsioni resino cerose per offrire una protezione naturale e rispettosa dell’ambiente alle superfici in cotto.
Il marmo, essendo più suscettibile all’azione delle sostanze acide, non si concede volentieri ai rimedi casalinghi: fatta eccezione per il sapone di marsiglia e per la fecola di patate, che può essere usata per tamponare le macchie, è bene non sperimentare soluzioni fai da te sul marmo, specialmente se lucido.
Cura ecologica del marmo: innovazione e sostenibilità
Il marmo è composto per il 90% da carbonato di calcio, la stessa sostanza che si trova (in quantità ancora superiori) nelle conchiglie e nei gusci d’uovo. Il carbonato di calcio reagisce con alcune sostanze come l’alluminio e il fluoro, ma soprattutto teme l’azione degli acidi, che lo corrodono. Qualunque sia il nostro approccio alla cura del marmo, quindi, dovremo evitare l’uso di sostanze acide e affidarci a soluzioni che rispettino il ph neutro del marmo.
Come il cotto, il marmo deve essere protetto da acqua e sostanze oleose che rischiano di macchiarlo o, peggio, corroderlo. In particolare, il trattamento protettivo è d’obbligo per i rivestimenti di piani cucina e box doccia, maggiormente esposti a sostanze acide e umidità.
Anche nel caso del marmo esistono soluzioni più sostenibili e sicure dei classici idrorepellenti a base solvente: dalle innovative emulsioni a base di oli vegetali alle formulazioni che sfruttano le proprietà di diversi polimeri in veicolo acquoso, che offrono un’ottima protezione idro-oleorepellente e impediscono l’assorbimento di acqua, oli e sporco.
Quanto alla pulizia ordinaria, non mancano detergenti specifici per le superfici delicate rispettosi dell’ambiente: la scelta più sostenibile, in questo contesto, è quella di un prodotto formulato con materie prime di origine vegetale e tensioattivi vegetali. Meglio ancora se dotato di certificato Ecocert o Ecolabel, il marchio UE che certifica la sua sostenibilità durante l’intero ciclo di vita.