Come rinnovare il parquet oliato senza levigare
Con il passare del tempo, il parquet può perdere il suo splendore originario: la luce solare diretta, le variazioni d’umidità e la naturale usura a cui viene sottoposto possono modificare il suo aspetto, rendendolo opaco e scolorito.
Questo vale per i parquet verniciati, che in questo senso possono risultare addirittura più delicati, ma anche per quelli oliati e cerati, che vanno incontro a un fisiologico invecchiamento.
Un parquet oliato che ha perso lucentezza e mostra piccoli difetti, però, può essere rigenerato, e non sempre è necessario ricorrere ad interventi dispendiosi come la levigatura del pavimento.
Una pulizia profonda e la stesura di una nuova finitura possono far tornare il parquet come nuovo, e con i giusti prodotti è possibile ottenere risultati professionali anche facendo da sé – o quasi.
Parquet oliato: non temere la manutenzione
Tra le varie tipologie di finitura cui può essere sottoposto un pavimento in parquet appena installato, l’oliatura è molto apprezzata per l’aspetto naturale e per la capacità di resistere a calpestio e usura.
D’altro canto, il parquet oliato necessita di qualche attenzione in più in fase di pulizia e manutenzione. Questo tipo di finitura, infatti, consiste in un’impregnazione profonda del legno che si basa sulla cristallizzazione degli oli naturali.
La protezione, in questo caso, non è data dalla creazione di filmazioni che isolano la superficie da quello che avviene al di sopra di essa, come nei parquet verniciati, ma dipende dalle proprietà intrinseche del legno e degli impregnanti.
La superficie di un parquet oliato è quindi maggiormente esposta a eventuali macchie o sversamenti di liquidi, anche se risulta essere più resistente nei confronti di graffi e segni d’usura. In fin dei conti, dunque, questo tipo di pavimento non presenta grandi svantaggi rispetto al più diffuso parquet verniciato.
Al contrario, il parquet oliato ha diversi pregi, tra i quali spicca proprio la facilità di ripristino: rinnovare un parquet di questo tipo può essere molto più semplice, e in alcuni casi si può procedere con un restauro completo anche senza dover passare per interventi invasivi come la levigatura.
Quando rinnovare il parquet oliato?
Con l’andare del tempo, il parquet oliato tende a perdere il suo aspetto originario, apparendo più opaco e modificando il suo colore. Questo fenomeno, del tutto naturale, avviene essenzialmente a causa dell’ossidazione del legno, un processo che tende a modificare il colore dell’essenza e che viene attivato dall’esposizione alla luce solare.
Il tipo di alterazione subita dal legno può variare molto: il parquet in rovere per esempio tende a scurire, mentre quello in noce diventa più chiaro e il parquet in faggio acquista delle sfumature rossastre.
Quello dell’opacizzazione, però, è un problema che riguarda soprattutto i parquet verniciati: il parquet oliato, soprattutto se si è scelta una finitura naturale dall’effetto satinato, appare già di per sé piuttosto opaco e non deve fare i conti con possibili problemi legati alle vernici, che possono sbiadire o addirittura reagire con alcune sostanze chimiche.
Se stiamo parlando di un parquet oliato con finitura lucida, invece, la questione dell’opacizzazione non è secondaria: col tempo, il calpestio e le ripetute pulizie vanno inevitabilmente a consumare gli strati più superficiali del trattamento.
Oltre ad alterare l’aspetto del parquet, questo può provocare una maggiore esposizione del pavimento a umidità, macchie e luce solare. E questo vale anche per i parquet oliati con finitura opaca.
Perciò è importante eseguire una corretta manutenzione: almeno ogni anno, il legno va trattato con un olio (o una cera) protettivo che rinforzi il trattamento sottostante e ravvivi l’aspetto del parquet.
Quando però le condizioni del legno iniziano ad essere più serie, e siamo in presenza di macchie, segni o evidenti scollature, allora è il momento di dedicare un’attenzione particolare al pavimento che ci ha accompagnati negli anni.
Rigenerazione del parquet senza lamatura: è possibile?
In alcuni casi, non è necessario imbarcarsi nella levigatura del parquet rovinato: molto spesso, una pulizia profonda può cancellare la maggior parte dei difetti di un parquet invecchiato, e risulta essere un’ottima soluzione per riportare il pavimento al suo splendore originario.
Se il parquet è troppo sottile o è stato levigato da poco (meno di 10-15 anni), inoltre, la lamatura diventa automaticamente un’opzione da accantonare in favore di altre soluzioni meno invasive.
In questi casi, è necessario procedere con una pulizia profonda – da eseguire con detergente decerante e monospazzola – che elimini tutti i residui superficiali dei vecchi trattamenti. Dopodiché si può passare alla stesura di un nuovo strato di olio impregnante protettivo.
Questa fase, che può certamente beneficiare dell’aiuto di un professionista munito degli strumenti più adatti, permette di rinforzare il trattamento sottostante donando al parquet una rinnovata protezione contro macchie e umidità, e prepara le superfici per la finitura finale.
Come rinnovare il parquet e proteggerlo per gli anni a venire
Quando si decide di restaurare un parquet oliato, la finitura finale è della massima importanza: questo trattamento, infatti, non soltanto definisce la resa estetica dell’intervento, ma può essere utilizzato per rafforzare l’azione protettiva dei trattamenti sottostanti e aumentare il grado di resistenza del legno nei confronti di macchie e umidità.
Se il trattamento di fondo è stato eseguito con oli o cere grasse, il prodotto ideale per concludere la rigenerazione del parquet è LUXOR-CERA di New Chemical, una cera di finitura e manutenzione a base di cera d’api che dona al legno un aspetto morbido e caldo, proteggendo dall’acqua la cera di fondo.
LUXOR-CERA è molto semplice da utilizzare: è sufficiente stendere un velo sottile di prodotto in modo uniforme, usando un panno in cotone o microfibra, e attendere circa due ore perché il pavimento sia asciutto. LUXOR-CERA va poi utilizzato nelle operazioni di manutenzione straordinaria, ogni 6/8 mesi nel primo anno di vita del parquet e successivamente ogni 10/14 mesi.
Per un aspetto più luminoso, in grado di esaltare le venature del legno e i motivi del parquet, si può optare per Corollino, un vero e proprio balsamo protettivo e rigenerante per parquet oliati formulato con materie prime di origine vegetale. La sua formulazione, che unisce le proprietà del propoli e di diversi oli pregiati, conferisce al legno una luminosità naturale prolungandone la vita e facilitando le operazioni di pulizia.